Cosa unisce un carattere tipografico gotico tedesco del 1500 ai biglietti di San Valentino? Ti racconto di come le comunità rurali di migranti tedeschi, sbarcati in Pennsylvania alla fine del XVII secolo, diedero vita a folkloristiche composizioni artistiche. Piccole meraviglie realizzate in calligrafia Fraktur e impreziosite da vivaci decorazioni pittoriche.
Un carattere magico nato nel cuore dell’Europa
Per anni mi sono imbattuta nel Fraktur, una font della famiglia dei gotici di origine tedesca. Questo genere di caratteri mi hanno sempre intrigato, ma non capita tutti i giorni di progettare grafiche che possano avvalersi di questo stile.
A meno che non si decida di specializzarsi in particolari settori merceologici oppure dare sfogo all’estro più artistico, come grafico o illustratore di questo genere.
Eppure, sarà che la storia della stampa è nata in Germania grazie a Johannes Gutenberg, sarà che nei viaggi fatti tra i Castelli tedeschi c’era un qualcosa che mi incuriosiva dietro alle scritte incomprensibili dipinte in Fraktur, sarà il suo aspetto medievaleggiante e gotico allo stesso tempo che sembra uscito da un vecchio libro di fiabe, nate appunto nel cuore dell’Europa, in qualche modo ne ho sempre subito il fascino che definirei magico.
Il Fraktur è nato nel 1513 come scrittura elegante della corte di Massimiliano I, ideato dallo stampatore reale Schönsperger. Nel giro di poco tempo si diffuse in tutto il regno e vide il suo splendore in epoca Barocca, nel XVII secolo.
Alla fine del Settecento un importante editore di Berlino, decise di utilizzarlo nei suoi stampati. Johann Hunger contribuì così a farlo diventare il carattere tedesco più usato del XIX secolo.
Espressione di un’identità
Nel resto d’Europa si usava ampiamente l’Antiqua, ed è curioso scoprire che ci fu perfino un’accesa disputa fra L’Antiqua e il Fraktur.
Quest’ultimo sarebbe dovuto servire a promuovere l’identità nazionale attraverso i testi scritti in tedesco, rispetto a quelli in latino scritti con l’Antiqua.
Con il suo impatto “bold”, avrebbe dovuto trasmettere la corposità dei valori profondi della cultura tedesca, al contrario della superficialità e leggerezza veicolati con l’Antiqua.
Ci fu una vera promozione di questo patriottismo attraverso pubblicazioni che ne descrissero le qualità stilistiche: maggior resa in stampa, maggiore leggibilità e accattivante bellezza racchiusa negli ornamenti.
Questo modo di scrivere tutto tedesco, dalle linee spezzate (Fraktur significa rottura) dalle lettere in grassetto, ben separate e gradevolmente ornate, rimase in voga fino allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Un carattere tipografico che diede il nome ad uno stile artistico di origine rurale, diffusosi tra il XVII e il XIX nell’America, grazie ai migranti provenienti dall’Europa centrale.
Dal carattere tipografico alle arti decorative tedesche della Pennsylvania
Durante le mie ricerche sulla nascita dei Valentines (che puoi leggere qui), ho scoperto questi graziosi antenati, riccamente descritti ed illustrati nella collezione digitalizzata dalla Free Library of Philadelphia.
La raccolta comprende oltre 1000 pezzi di arte popolare Fraktur, 177 manoscritti e più di 2000 libri e manufatti prodotti dai primi stampatori tedeschi giunti in Pennsylvania XVII secolo.
La maggior parte dei cimeli proviene da piccole comunità della contea di Lancaster e della Pennsylvania sudorientale, ma ne sono stati trovati anche nel New Jersey, Ohio, Virginia, Maryland, North Carolina e persino in Canada.
Vennero prodotti tra la metà del Settecento e quella dell’Ottocento nelle comunità agricole, preservando e diffondendo così il patrimonio culturale tedesco nella nuova patria.
I primi esemplari Fraktur dipinti in America risalgono al 1740.
Vennero realizzati a mano da artisti professionisti specializzati in pittura, decorazione e calligrafia fino alla fine del secolo, quando le prime macchine da stampa ne velocizzarono la produzione.
L’industrializzazione e le mode vittoriane giunte da oltreoceano affievolirono, lo spirito folkloristico e religioso di queste piccole meraviglie artistiche.
Utilizzo dei Fraktur
I tedeschi stabilitisi in Pennsylvania dalla fine del 1600, realizzarono questi documenti decorativi Fraktur per registrare e commemorare momenti importanti della vita quali la nascita, il battesimo, il matrimonio. I dati personali contenuti sono una risorsa essenziale per genealogisti e storici locali. Molti di questi immigrati erano membri di devote comunità religiose che speravano di trovare tolleranza nella nuova terra.
Impiegarono questa tecnica nella produzione di manufatti di origine religiosa, ma non solo. Alcuni pezzi di Fraktur includono campioni di scrittura, premi di merito, benedizioni delle case, santini da lutto, ex libris, raccolte di inni, auguri di buon anno e di Buon Natale, lettere d’amore e biglietti di San Valentino.
I certificati venivano custoditi in sicurezza, per la formalità e l’importanza dei contenuti trascritti. I documenti Fraktur venivano arrotolati e nascosti, incollati sotto i coperchi delle casse di stoccaggio, oppure piegati ordinatamente all’interno di libri e Bibbie.
I santini di benedizione della casa e i biglietti di San Valentino, invece, venivano esposti nelle case.
La maggior parte degli artisti Fraktur erano uomini istruiti che avevano accesso a carta e materiale per scrivere. Erano ministri di lingua tedesca o maestri impiegati presso le scuole di campagna. I Fraktur vennero considerati un importante strumento educativo per i bambini.
Uno stile sobrio e vivace
Lo studio dei Fraktur, insieme ad altre forme di espressione artistica popolare, ci danno un’idea della vita quotidiana di questo popolo. Gli immigrati tedeschi provenivano dalle aree dell’Europa centrali quali Wurtemberg, Svevia, Alsazia, Baden-Durlach, Assia, Svizzera e Palatinato.
Integrarono le loro differenze in un unico stile di vita quotidiano ben definito e distintivo che si manifestò attravero il loro abbigliamento, il cibo, l’arredamento, l’architettura e i metodi di coltivazione.
Si riunirono in una grande e unica comunità germanica, seconda solo a quella inglese, che portò con sé una grande varietà di costumi e tradizioni.
I tedeschi della Pennsylvania esprimevano la loro vibrante cultura in un caratteristico modello linguistico e con arti popolari colorate, quali i Fraktur.
Disegni e motivi
La maggior parte dei documenti Fraktur americani sono stati realizzati con le tipiche lettere in grassetto e ornate del Fraktur.
Scritte elaborate e disegni colorati rendono il Fraktur tedesco della Pennsylvania facilmente riconoscibile.
Non c’erano regole standard che guidassero gli stili estetici o le tecniche usate. La calligrafia elaborata, tuttavia, è l’elemento più distintivo della maggior parte di questi documenti.
La bellezza delle lettere impreziosisce e aggiunge valore alle informazioni che registrano. Motivi floreali fatti a mano, e legami personali degli artisti con i clienti, gli conferiscono un fascino intimo che ancora oggi possiamo apprezzare.
Gli artisti hanno raffigurato soggetti e motivi diversi per decorare questi documenti. I loro disegni includono illustrazioni vivide di persone, edifici, animali, fiori, forme e complicati motivi geometrici e volute.
I disegni preferiti erano di angeli, uccelli, cuori e fiori, soprattutto tulipani. Alcuni fraktur raffigurano anche creature mitiche come unicorni o il leggendario Wonderfish.
All’inizio del XIX secolo, divennero popolari la bandiera americana, l’aquila calva e altri i simboli politici degli Stati Uniti appena formati
La maggior parte dei fraktur sono scritti in tedesco, sebbene dal 1820, il testo in lingua inglese abbia prevalso.
Artisti e artigiani
La collezione Fraktur della Free Library of Philadelphia è un eccezionale esempio di arte popolare americana influenzata dalle arti decorative tedesche. Una sorprendente varietà di temi e stili artistici dai colori vivaci.
Documenti prodotti da artisti di spicco che hanno dato vita ad innumerevoli opere tra cui Friedrich Krebs, riconoscibile per i “tre cuori” e Martin Brechall che adornò certificati con fiori astratti rossi e blu.
Christian Strenge disegnò intricate figure all’interno delle sue elaborate lettere calligrafiche, firmò le sue opere con un uccello canoro decorato con una testa dalla forma unica.
Friedrich Speyer progettò documenti che includevano i suoi fantasiosi disegni di angeli, animali e figure mitiche.
Jacob Botz è molto probabilmente l’artista di uno dei testi religiosi più elaborati della collezione, un fraktur impreziosito da decorazioni ad acquerello e ornamenti intagliati.
Una delle poche artiste donne, Susanna Hübner, realizzò intricate fraktur con disegni floreali per i membri della sua comunità Schwenkfelder.
Man mano che i Fraktur guadagnarono popolarità, alla fine del 1700 molti artisti iniziarono a utilizzare moduli stampati presso le tipografie locali che venivano successivamente decorati e personalizzati.
Questo permise di velocizzare i tempi di produzione e soddisfare una clientela sempre maggiore.
Un fraktur solitamente veniva realizzato da un unico artista, ma capitava anche che diversi artigiani collaborassero insieme.
Lo scrivano si occupava del lettering e della calligrafia componendo il testo del documento con l’aggiunta dei disegni e delle volute. Il decoratore applicava il colore nelle sue caratteristiche tinte vivaci. In un successivo momento, i tipografi procurarono le basi stampate da personalizzare e decorare.
Materiali e strumenti
Inizialmente, intorno al XVII secolo gli artisti usarono la carta vergata. La carta più liscia divenne comune solo dopo nel primo decennio del XIX secolo.
I decoratori creavano i loro inchiostri colorati usando pigmenti importati quali il carminio, vermiglio, terra d’ombra, gamboge e indaco. Li mescolavano con varie sostanze leganti per creare l’effetto lucido o pastello.
Tra i numeri strumenti specializzati utilizzati troviamo penne d’oca, pennelli, bordi dritti, bussole, stampini, timbri xilografici, matite, carta.
Il toolkit conservato alla Free Library of Philadelphia è composto da una piccola custodia rilegata in pelle con diversi scomparti che contengono vari strumenti di scrittura, una riga in osso, pennini e contenitori per inchiostro in polvere.
Nella collezione sono presenti anche piccoli ritagli e campioni utilizzati come bozzetti o prove a mostrare ai clienti.
Scoprire questi piccoli capolavori artistici è stata davvero una piacevole sorpresa. Un misto di tipografia, illustrazioni e decorazioni, sapientemente mescolati da un tocco di folkore e uno spirito magico.
Uno stile grafico dal fascino antico che si sposa benissimo con le attuali tecniche di illustrazione digitali. Che dire, io non vedo l’ora di sperimentare qualche Fraktur 🙂
Spero che abbiano conquistato piacevolmente anche te. Ti aspetto nei commenti e ti saluto fino al prossimo viaggio nel mondo della tipografia vintage
À bientôt Madame Framboise